L’Olio Extra Vergina – La Madonnuccia

Caratteristiche generali dell’olivo

L’olivo fa parte della famiglia delle OLEACEAE.

Una volta messo a dimora esso inizia a dare frutto verso il terzo/quarto anno di età giungendo alla produttività completa verso il nono/decimo anno di vita.

Ha una vita estremamente lunga arrivando anche a 1000 anni di età in condizioni climatiche favorevoli.

Le sue radici sono di tipo avventizio, superficiali (mai più di 60/100 cm di profondità) ed espanse.

Il suo fusto presenta una corteccia di colore grigio/grigio scuro e ha un andamento cilindrico e contorto mentre il suo legno è duro e pesante. Ogni anno dalla ceppaia alla base emette numerosi polloni.

La sua chioma è conica con branche da frutto PENDULE (parallele al tronco) O PATTENTI (cioè orizzontali rispetto al tronco).

E’ una pianta sempreverde con un attività molto attenuata nei mesi invernali.

Ha foglie semplici, coriacee, di forma ellittico/lanceolata con la parte inferiore bianco/argentea e la parte superiore verde scuro.

Produce un fiore ermafrodito raggruppato in infiorescenze a grappolo dette “mignole”. La fase di mignolatura inizia verso marzo/aprile. La fase di fioritura vera e propria, diversa per cultivar (varietà di pianta coltivata) e influenzata dal clima, ha luogo circa da maggio a metà giugno.

Il suo frutto (è una drupa) è ellissoidale o ovoidale con peso diverso in base a varietà di pianta, clima e tecnica colturale

Fenologia: fasi di sviluppo della pianta

Nei mesi più freddi l’olivo entra in riposo vegetativo.

La ripresa vegetativa ha luogo circa a febbraio con l’avvicinarsi della fine dell’inverno. Con la ripresa vegetativa si ha la differenziazione a fiore.

Tra febbraio e fine marzo si verifica l’accrescimento dei germogli con la successiva emissione delle mignole che dura fino a aprile. La fase di mignolatura raggiunge il suo apice in piena primavera.

Pur se completamente formate le inflorescenze restano al momento chiuse.

La fioritura vera e propria avviene tra maggio e metà giugno. Anche se piuttosto abbondante solo il 2% dei fiori arriverà a fruttificare.

L’impollinazione è ANEMOFILA (avviene non grazie all’intervento di animali o insetti ma grazie al vento). Da metà giugno si ha l’allegagione, cioè la fase di sviluppo iniziale dei frutti dopo la fioritura. La corolla appassisce e cade appena l’ovario si ingrossa a sufficienza.

L’allegagione ha una percentuale del 5% circa quindi si ha una abbondante caduta anticipata dei fiori. Ciò è normale contando che i fiori servono per lo più a creare il polline. Questa fase è influenzata in negativo dai cali di temperatura, dagli stress idrici e dai venti.

Dopo l’allegagione inizia l’accrescimento dei frutti che si conclude con la lignificazione del nocciolo (o ENDOCARPO). Tale indurimento del nocciolo dura da luglio a inizio agosto.

Conclusa la lignificazione riprende la crescita del frutto che viene molto influenzata dalle piogge di agosto e settembre. Se si ha siccità le olive restano piccole con una bassa resa percentuale di olio e si può avere una CASCOLA (distacco naturale del frutto dal ramo) anche in rilevanti percentuali.

Con una umidità favorevole i frutti finiscono il loro sviluppo in settembre. Piogge tardive (da fine settembre a fine ottobre) dopo una siccità estiva possono far gonfiare di acqua i frutti con una conseguente bassissima resa percentuale di olio.

Da ottobre a dicembre in modo diverso in base al cultivar si ha il mutamento del colore del frutto (INVAIATURA) indice di completa maturazione.

A questo punto cessa l’accumulo di olio nei frutti e si ha la massima resa percentuale.